Le Corbusier diceva che l’architettura altro non è che “il gioco dei volumi e dei colori sotto la luce” perchè la luce gioca un ruolo di primaria importanza e si può fare il migliore progetto del mondo ma se non viene illuminato nessuno lo vedrà mai.

E’ evidente che quando l’illuminazione è realizzata dopo un atteso lavoro di progettazione, la luce artificiale conferisce un valore aggiunto allo spazio costruito perchè amplifica le sue potenzialità e lo rende pienamente funzionale rispetto alle attività presenti al suo interno.

L’evoluzione nel settore dell’illuminazione consiste oggi nell’utilizzo del LED che sono sorgenti di luce puntiforme ed emettono luce mirata. Sono estremamente piccoli e permettono una grande libertà di design delle applicazioni di illuminazione. Gli OLED invece sono sorgenti luminose bidimensionali ed emettono una luce morbida e diffusa. Sono principalmente indicati per applicazioni decorative e di atmosfera e posseggono una grande flessibilità potenziale: in futuro sarà possibile fissarli ad ogni tipo di oggetto per trasformarlo in una lampada.

Se fino a ieri la sorgente luminosa era una parte integrata dell’oggetto di design, oggi è lo stesso oggetto di design ad avere la possibilità di diventare sorgente luminosa. Pensare alla possibilità di rendere la materia luminosa è un po’ come sconvolgere i piani di osservazione del passato dove la materia era la superficie da illuminare e non viceversa.